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Salerno e la falsa emergenza sicurezza: quando la politica nasconde il declino dietro i fantasmi

Submitted by enzo de simone on

Negli ultimi giorni, a Salerno, maggioranza e opposizione hanno rilanciato l’allarme su una presunta emergenza sicurezza, invocando interventi straordinari. Peccato che i dati ISTAT—per quanto aggregati e riferiti a due anni fa—collochino la città al 50° posto in Italia per criticità, numeri che non giustificano alcun allarmismo.

Perché si vedono antenne Starlink anche dove arriva la fibra?

Submitted by tuxsa on

Il paradosso dell’iperconnessione tra moda, status e disinformazione tecnologica

Passeggiando tra i quartieri urbani di molte città italiane, capita sempre più spesso di notare qualcosa di apparentemente inspiegabile: antenne Starlink montate su terrazzi e balconi di edifici perfettamente serviti dalla fibra ottica ultraveloce.

Stanno già votando per te!

Submitted by enzo de simone on

Ancora una volta, come da copione, ci troviamo a ridosso di elezioni che vengono presentate come esercizio democratico, ma che in realtà sono solo l’ennesima messa in scena. Il popolo non sceglie più i propri rappresentanti. Non li conosce, non li seleziona, non li giudica. La legge elettorale, che da anni priva l’elettore della possibilità di esprimere una preferenza vera, ha trasformato il diritto di voto in una ratifica passiva di decisioni già prese altrove.

La sudditanza volontaria alle Big Tech: tra inconsapevolezza e monopolio

Submitted by enzo de simone on

Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia dovrebbe semplificarci la vita, eppure spesso ci ritroviamo a cedere diritti e privacy senza nemmeno rendercene conto. Quello che osserviamo è una vera e propria sudditanza volontaria nei confronti delle Big Tech, alimentata da una mancanza di consapevolezza nell’uso degli strumenti informatici, ma anche – e soprattutto – da un sistema progettato per renderci dipendenti da poche aziende monopoliste.

La Sindrome di Mompracem nelle città crocieristiche: il caso di Salerno e il turismo "ad ore"

Submitted by enzo de simone on

Mentre Venezia e Barcellona dominano il dibattito sul sovraffollamento turistico, esiste un fenomeno meno discusso ma altrettanto distruttivo: l’impatto delle crociere su città non tradizionalmente turistiche, trasformate in "tappe tecniche" per migliaia di passeggeri che invadono strade e negozi per poche ore, senza un reale beneficio per l’economia locale.

Bagni pubblici e diritti fondamentali: il grande assente sul Lungomare di Salerno

Submitted by enzo de simone on

In un'epoca in cui le città ambiscono a definirsi “smart”, “inclusive”, “turistiche” e “vivibili”, risulta paradossale – per non dire sconcertante – constatare come un servizio essenziale e basilare quale quello dei bagni pubblici sia ancora oggi trascurato, se non del tutto assente, nei piani urbanistici e nella comunicazione istituzionale.

"Si vis pacem para bellum": un principio superato

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La narrazione secondo cui per fare la pace bisogna prepararsi alla guerra — il celebre motto latino “Si vis pacem, para bellum” — non solo non corrisponde al vero, come la storia ci ha ampiamente dimostrato, ma impone a tutti i suoi fautori di moltiplicare armamenti e spese militari, sottraendo risorse al reale e concreto sviluppo del territorio e della società.

Plutocrazia USA e la guerra ai migranti: come l’élite alimenta odio e divisione per mantenere il potere

Submitted by enzo de simone on

Negli Stati Uniti, e di riflesso in gran parte del mondo, si sta consumando una pericolosa campagna politica e mediatica contro i lavoratori immigrati, orchestrata da un’élite plutocratica che usa razzismo e xenofobia come strumenti di controllo. Mentre pochi potenti – da Trump a Musk – accumulano ricchezze senza precedenti, il sistema scarica le colpe della disuguaglianza sui più deboli: migranti sfruttati, sottopagati e ora criminalizzati.

L’astensione selettiva nei Referendum: una strategia politica sistematica

Submitted by enzo de simone on

In Italia, il comportamento della classe politica nei confronti dei referendum si è rivelato, nel corso degli anni, tanto coerente quanto paradossale: di fronte alle consultazioni referendarie – specialmente abrogative – i leader politici, trasversalmente a schieramenti e ideologie, hanno frequentemente invitato i cittadini a non partecipare, esortandoli esplicitamente ad “andare al mare”, “approfittare della bella stagione” o semplicemente a “non votare”.